Il flash crash di Bitcoin
Questo non è il momento di essere preoccupati, è il momento di essere consapevoli.
Giovedì 5 dicembre è stata una giornata storica, con Bitcoin che per la prima volta nella storia ha raggiunto la pietra miliare dei $100.000 dollari. Dopo aver raggiunto un massimo in area $104.000, il prezzo crolla in un rapido flash crash, che ha portato il prezzo di BTC fino ad un minimo di $92.000, un -12% nel giro di 12 ore.
La spiegazione è molto semplice e deriva da due parole: “Leva Finanziaria“. La forza con cui Bitcoin ha rotto i $100.000, è dovuta infatti all’accumulo di posizioni Short, le quali, una volta superata la soglia psicologica dei $100k, sono state chiuse, creando una forte pressione d’acquisto in quanto, la chiusura di un vendita si trasforma di fatto in un acquisto.
Allo stesso modo, la rottura dei $100k, spinta anche da una fortissima attenzione mediatica, ha favorito l’apertura di molteplici posizioni di acquisti su Bitcoin. Al mercato piace la liquidità gratuita. Allo stesso modo infatti in cui abbiamo avuto una forte rottura al rialzo, l’accumulo di grandi posizioni long è stato un grande incentivo per un movimento direzionale opposto. Puoi ottenere una posizione long o short da $500 gratis tramite BYBIT.
Liquidazioni da RECORD
La volatilità nella giornata di ieri è stata infatti ben più che presente.
La candela giornaliera di ieri infatti, da massimo a minimo ha avuto un escursione di prezzo di 12.000 punti, diventando una delle candele più ampie di sempre.
In una singola giornata infatti, come riportato da Coinglass, oltre $1.1 miliardi di dollari sono stati liquidati nell’intero settore, di cui oltre il 50% solamente su Bitcoin. Parliamo di oltre $420 milioni di posizioni long liquidate e oltre $125 milioni di short. Questa è la più grande liquidazione dal lontano 2021.
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